Reputazione Sostenibile

Intervista ad Antonio Guarrera, HR Director di Aboca

 Il progetto Mandorlo di Aboca, lanciato in occasione della giornata nazionale dell’albero, rappresenta un esempio brillante di come una strategia aziendale possa coniugare sostenibilità ambientale e impegno sociale. In un’epoca in cui la sostenibilità abbraccia aspetti che vanno ben oltre la semplice tutela ambientale, Aboca ha evidenziato un impegno distintivo verso la biodiversità e il benessere dei propri dipendenti. La scelta di piantare un albero per ogni nuovo nato dei dipendenti del gruppo indica un rispetto profondo per la natura, ma anche l’importanza del benessere familiare e delle pari opportunità in ambito lavorativo. Questa iniziativa riflette un approccio integrato e completo alla sostenibilità, valorizzando sia l’ambiente che le persone e contribuendo significativamente alla reputazione positiva di Aboca nel mercato e nella comunità.

In che modo il progetto Mandorlo si inserisce nella più ampia strategia di sostenibilità di Aboca? È possibile vedere questa iniziativa come un modello per integrare le pratiche ambientali con il sostegno ai dipendenti e alle loro famiglie?

L’idea è nata per “festeggiare” i nuovi nati. È una cosa che abbiamo sempre fatto, sebbene con modalità non “codificate”. Da un lato volevamo supportare i genitori con un sostegno concreto (un premio economico e alcuni omaggi), dall’altro con un’azione simbolica e allo stesso tempo carica di significato. Far crescere una pianta che, come un neonato, sostiene il nostro futuro. Riporto le parole di un neo papà: “Al mattino quando entro in azienda e la prima cosa che vedo sono i primi 20 alberi piantati, tutto il senso del mio lavoro per le nuove generazioni acquisisce plasticamente evidenza. Dovremmo curare il nostro pianeta, curando le nostre piante ed alberi, come curiamo i nostri figli”. La scelta della Giornata Nazionale dell’Albero, per un’azienda che come Aboca si occupa di studiare la natura per la salute dell’uomo, dà ancora maggior valore a questa scelta. Il progetto si inserisce all’interno di un percorso più ampio. Aboca ha scelto di essere Società Benefit, questo significa che, oltre a perseguire il profitto ha il dovere di agire per il bene comune. Per fare ciò, ha inserito nel proprio statuto 6 finalità di beneficio comune. Tra gli obiettivi, c’è quello di dare VALORE ALLE PERSONE, e questo, fra le altre cose, significa lavoro da remoto per i neogenitori, flessibilità personalizzata, oltre che ascolto e cura, convenzioni con strutture scolastiche, asili nido e centri estivi. Il progetto Mandorlo si inserisce quindi perfettamente nella sostenibilità sistemica che permea tutto il nostro agire.

Come si lega il progetto Mandorlo nello sforzo di promuovere l’equilibrio tra vita professionale e personale dei suoi dipendenti? Quali altre iniziative o politiche ha implementato l’azienda per sostenere il benessere e la salute mentale dei collaboratori?

Come Società Benefit siamo tenuti a rendicontare tutte le azioni in tal senso, ed è possibile consultare la nostra relazione di impatto. Si va dall’attivazione della piattaforma di welfare aziendale alla possibilità del lavoro da remoto. Tutto accompagnato da una costante attività di formazione e un sistema di Development Management per accompagnare al meglio la crescita delle persone. In relazione al tema della salute mentale, al di là di partner esterni presenti nella piattaforma welfare e a convenzioni con professionisti locali con scontistiche di miglior favore, non abbiamo ancora un programma integrato (citiamo solo una convenzione molto apprezzata dai dipendenti con un gruppo di professionisti nelle “mediazioni familiari”).

Benessere e soddisfazione dei dipendenti, la loro inclusione sono aspetti fondamentali della sostenibilità aziendale. Potreste spiegare come il progetto Mandorlo contribuisce a definire la reputazione aziendale di Aboca e quali impatti positivi ha avuto finora sia internamente che nella percezione del pubblico?

Non abbiamo misurato l’impatto sul pubblico, il progetto è nato con una finalità prettamente interna. I dipendenti ci hanno manifestato apprezzamento e forte partecipazione. A prescindere dalla modalità e dalla piccola cerimonia in cui abbiamo piantato gli alberi, credo si tratti di una modalità di azione che fa parte del nostro DNA aziendale. Credo sia riconosciuta la coerenza che abbiamo avuto su questi temi: l’assunzione di una stagista in gravidanza, o la nomina a Dirigente di una collega Quadro durante il periodo di maternità, sono solo due esempi. Si tratta di azioni connaturate al nostro modo di agire e che a nostro giudizio dovrebbero essere atti “normali”: la gravidanza non può e non deve essere un ostacolo alla crescita e carriera di una collega; è un intenso periodo di assenza in cui cerchiamo di mantenere vivo il rapporto fra neomamma e resto dell’azienda. Questo avviene anche grazie ad un programma ad hoc denominato “Ri-Welcome Traning”, specifico per le colleghe ed icolleghi al rientro dalla maternità/paternità: pur non essendo parte di un accordo sindacale, le nostre RSU hanno partecipato all’elaborazione del piano, contribuendo con il loro punto di vista.

Francesca Pucci

Ferrero, Ferrari, Barilla, Armani e Luxottica le aziende con la migliore reputazione in Italia nel 2022

MERCO (Corporate Reputation Business Monitor) ha presentato la classifica delle 100 aziende con la migliore reputazione in Italia nel 2022. Ferrero (1°) si è qualificata in cima alla classifica delle aziende più rinomate in Italia di Merco Imprese, seguita da Ferrari (2°) e Barilla (3°). Completano la top ten: Armani (4°), Luxottica (5°), Apple (6°), Lego (7°), Samsung (8°), Ikea (9°) e Google (10°).

Merco Italia 2022 ha visto la partecipazione di 105 dirigenti, 50 analisti finanziari, 52 giornalisti d’informazione economica, 28 responsabili di ONG, 33 responsabili sindacati, 36 delle associazioni di consumatori, 48 docenti di area business e 2.000 consumatori (Merco Società). Oltre a queste valutazioni, viene considerata un’analisi della rappresentazione in ambito digitale delle aziende (Merco Digital), con oltre 604.406 menzioni ed un’analisi della loro realtà attraverso una valutazione di merito reputazionale sui dati reali da parte di 14 aziende.

Merco (Corporate Reputation Business Monitor) è uno strumento di valutazione reputazionale lanciato nel 1999, che ha una metodologia multi-stakeholder ed è diventato uno dei monitor di riferimento a livello mondiale.

La preparazione di MERCO (Corporate Reputation Business Monitor) è stata effettuata da Análisis e Investigación, il primo istituto spagnolo di ricerche di mercato, e la metodologia per la preparazione di queste classifiche è stata rivista in modo indipendente da KPMG, in conformità con lo standard ISAE3000. Per questo motivo, KPMG non rivela la sua posizione in questa classifica.

Vedi ranking Merco Imprese 2022

ChatGPT e la nuova realtà delle aziende

Non c’è dubbio che ChatGPT sia diventato un argomento di conversazione ricorrente in tutte le aree. Anche sul lavoro, dove può portare una vera e propria rivoluzione. Ma in che modo l’intelligenza artificiale influenzerà la realtà aziendale come la conosciamo oggi? 

ChatGPT, il chatbot di Intelligenza Artificiale (AI) specializzato nel dialogo e sviluppato nel 2022 da OpenAI, è destinato a restare. 

Si tratta di un modello di apprendimendo massiccio del linguaggio che fa tutto ciò che l’utente richiede: dal Conto Economico alla scrittura delle email. In questo senso sono in tanti a prospettare l’ingresso in una nuova era guidata dall’intelligenza artificiale e c’è già chi, come Elon Musk, fondatore di SpaceX e Tesla, consiglia di fermarne lo sviluppo, per almeno 6 mesi, tempo che il I professionisti ritengono sufficiente per stabilire misure di controllo di fronte ai diversi fronti che si stanno aprendo: disinformazione, perdita di posti di lavoro, violazione della privacy… 

Gli esperti del settore concordano sul fatto che in ambito aziendale sia necessario effettuare studi specifici su come l’IA può aiutarci in ogni caso, in modo da non perdere la prospettiva o lo scopo. Si tratta di crescere e sfruttare le nuove sinergie ed opportunità offerte dalle nuove tecnologie senza perdere di vista ciò di cui la nostra azienda ha realmente bisogno e tenendo conto di altri aspetti come l’etica, la sicurezza informatica o il ruolo che ricopriranno in questo nuovo scenario. che continuerà ad essere assolutamente necessario. In questo modo, sapendo sfruttare i benefici che l’intelligenza artificiale ci dà in modo regolamentato, potremo fare passi da gigante sotto molti aspetti. Ne è prova, ad esempio, un sistema diagnostico utilizzato dall’Ospedale Universitario La Paz di Madrid (riconosciuto come il miglior ospedale della Spagna secondo l’Health Reputation Monitor – MRS -), che consente di valutare la salute a  centinaia di chilometri degli astronauti nello spazio.

PS Italian Job: mentre già si lavora ovunque e se ne sperimenta l’uso in campi delicatissimi, come i sistemi diagnostici, in Italia c’è stato un pesante intervento istituzionale, solo qui  (oltrechè in Cina, e Corea del Nord) c’è stato un discusso intervento di “polizia preventiva” de facto da parte del “ Garante per la protezione dei dati personali,  e dl controllo dei dati” , solo nel caso di Chat GPT si è arrivati all’esclusione di fatto per un mese degli utenti del paese.

Chat GPT, comunque, ha preso la “pistola sul tavolo” come un’occasione per adottare le misure di correzione: un bannerino di compliance GDPR, ed alcune opzioni per l’utente, tra cui la scelta di esclusione dei dati dall’immagazzinamento, nonchè l’autocertificazione dell’ età 

La domanda viene spontanea : chi rischia di più la propria reputazione, un’ impresa che lancia una nuova potente tecnologia, o una istituzione che invece di regolare con consapevolezza  “pre-giudica” l’adozione da parte degli utenti, discriminando e adottando pubblicamente motivazioni extragiuridiche come “lotta al capitalismo estrattivo” ?

Per ora Chat GPT è di nuovo tra noi